Sembro Forte Ma in Fondo son Fragile

Sugar Sugar

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    Cass

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    Questa è una delle mie Fan Fiction , è quella a cui tengo particolarmente,l'ho pubblicata anche su EFP. Buona Lettura!!

    Nomi protagonisti : Sugar Sugar


    SEMPRO FORTE MA IN FONDO SON FRAGILE


    INTRODUZIONE:



    Un ragazzo all'apparenza perfido,esagerato,antipatico,schifoso, con atteggiamenti trucidi, brutto ......in poche parole punk.

    Così però era come lo vedeva tutta la sua scuola ma anche tutto il quartiere.

    Una ragazza dolce,gentile, bellissima,simapatica e solare .......in poche parole fantastica. Così è come la vedevano tutti e com' è .

    -Ciao mi chiamo Pierre Say, ho 16 anni ed abito a Tokyo dove frequento il liceo artistico.

    Amo leggere i libri Horror,disegnare mostri e draghi,andare con la mia moto da corsa,anche se non potrei dato che sono minorenne, e il mio colore preferito è il nero.

    Ho gli occhi azzurri ed i capelli biondi con qualche ciocca nera;il mio abbigliamento è tutto scuro con magliette grige o bordò abbinate ad un giacchetto di pelle nero,dei pantaloni anch' essi dark e degli anfibi.

    Io non parlo con nessuno o meglio non mi parlano a meno che non mi debbano insultare o gridare la parola "AIUTO".

    Io non capisco perchè hanno questa reazione se non mi conoscono, eppure è così; saranno condizionati dal mio aspetto? Non lo so.

    Comunque sia anche se gli altri mi trattano così io ho un amico grandioso, si chiama Alex , lui ha una ragazza di nome Roby.

    Entrambi sono simpatici però sono troppo esagerati nel comportamento, ma io non sono come gli altri che guardano solo le parti negative.

    Inoltre ho una sorella di 8 anni , lei è l' unica ragazzina (esclusa Roby) che non ha paura di me... è già le ragazze hanno paura di me.

    Ritornando a noi, mia sorella è molto carina,ha gli occhi azzurri ,i capelli leggermente castani ed è molto esile,è molto simpatica ma a volte è proprio una peste, non ci parlo spesso anche se gli voglio un mondo di bene.

    La mia mamma è morta quando avevo 9 anni,mia sorella aveva a mala pena un anno, mentre mio padre lavora all' estero e lo vedo 6 volte all' anno:

    Al mio compleanno, al compleanno di Mary (mia sorella),al suo compleanno, il 24 e il 25 Dicembre e se tutto va bene il 6 Gennaio.Ora vi saluto , spero che almeno voi mi accetterete-.


    -Ciao sono Chocola Meileure, ho 14 anni frequento il liceo artistico. Amo disegnare e leggere manga ,ma soprattutto amo i fiori ,sono allegri e colorati!
    Il mio colore preferito è il rosa, mi è simpatico anche l' arancione però!!

    I miei occhi sono verdi metre i miei capelli rossi,il mio abbigliamento è tutto colorato, verde,arancio,giallo e rosa e alcune volte anche un pò di fluo!!

    Qui a scuola ho molti amici ma le mie migliori amiche sono solo due , Chiara e Mail che hanno la mia stessa età e ci troviamo nella stessa classe : la 1F.

    Mi trovo bene in questo liceo ma lo scorso mese avevo l' intenzione di lasciarla dato che da quasi 4 mesi è venuto un nuovo ragazzo , credo che si chiami pieppe o gierre , è un pazzo , mette paura a tutti anche ad alcuni maschi (i più deboli) mentre i ragazzi più forti lo stuzzicano con battutine sciocche o addirittura lo "menano".

    Però la scuola mi piace non voglio cambiarla .... e poi per ora con quello non ci ho mai parlato e non mi ha fatto del male... menomale!

    Sono figlia unica e vivo con mia madre e mio padre però per due mesi papà non potrò vederlo dato che è andato a lavorare a Londra.

    Ciao ciao sono felice di avervi conosciuto-!

    " Sento Spesso"...

    Sarò..proprio come nei sogni
    attento ai miei mille sbagli..

    sempre a starti vicino si..se sorridi o se piangi..ti guarderò con i miei occhi grandi..non perchè sono il lupo ma solo x trasmetterti i miei sentimenti..

    e farò di te regina di tutti i miei giorni in modo da renderli tutti più belli..in modo che poi posso passarli con te..

    Rit. apri le braccia e tienimi sempre con te..sembro forte ma in fondo son fragile..e non avere paura di guardarmi negli occhi..neanche se poi arrosisci voglio solo parlarti e spiegarti che io ti sento parte di me..ti sento parte di me

    perchè fai finta di non vedermi..sembra che ti nascondi dietro a qualcosa che non riesco a spiegarmi.. e invece sono qui pronto a darti tutti i miei sentimenti e a regalarti anche tutti i miei giorni in modo che poi posso passarli con te

    Rit. apri le braccia e tienimi sempre con te..sembro forte ma in fondo son fragile e non avere paura di guardarmi negli occhi..neanche se poi arrosisci voglio solo parlarti e spiegarti che io ti sento parte di me..ti sento parte di me..apri le braccia e tienimi sempre con te sembro forte ma in fondo son fragile..

    e non avere paura di guardarmi negli occhi..neanche se poi arrosisci voglio parlarti e spiegarti che ti sento parte di me..ti sento parte di me..io ti sento parte di me.



    Spero che vi sia piaciuta!! Al Prossimo capitolo :)

    Edited by Castiella17 - 28/12/2014, 13:27
     
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    QUELLO

    1.

    E' una bellissima giornata d' inverno,forse è per quaesto che Chocola si era svegliata allegra e pimpante. Come ogni mattina si deve preparare per andare a scuola , o meglio ,per andare al suo nuovo liceo artistico che frequanta da nemmeno cinque mesi.

    Indossò una gonnellina rossa abbinata a dei pantacollant rosa, unamaglietta rosa ed una giacchetto jeans,delle ballerine blu e per i libri uno zaino tutto verde. Convinta del risultato uscì subito da casa prendendo la strada che portava alla sua scuola.

    Arrivata entrò nel cancello , salì le scale ed essendo in ritardo corse per il corridoio in modo di arrivare puntuale in classe .

    Con un leggero fiatone si sedette al suo banco, ma ,dato che la professoressa di storia non era ancora arrivata , si mise a chiacchierare con Mail una delle suo grandi amiche.Parlando arrivarono a discutere di un argomento che le turbavano un pò , ma curiosa arrivò anche Chiara e molte altre ragazze.

    -Io credo che il prossimo mese cambio liceo!-Disse Mya con voce misteriosa.

    -Come mai?-Domandò Mail perplessa.

    -Avete presente quel mostro che è arrivato da tre mesi, quello con orecchini dappertutto? Bhe , io ho una fifa matta di lui , dicono che l' hanno visto rubare il gelato ad una bambina di cinque anni e che poi per farla smettere di piangere l'ha presa dalle gambe mettendola in testa in giù fnchè non ha smesso di piangere. Povera bambina...- Rispose.


    -Non lo sapevo!! A me hanno detto che ha picchiato la ragazzina che se ne è andata due settimane fa, solamente perchè ha intruppato alla sua moto... Mi vengono i brividi solo a pensarci- Ribattè Simona.

    -Se quasta storia non finisce la scuola diventarà di soli maschi...-Sospirò Chiara.

    Subito dopo intervenne Chocola- Si infatti...sarà così...è proprio schifosa certa gente... Però rifletteteci, se noi non lo abbiamo mai visto fare certe cose,se non lo abbiamo mai visto picchiare qualcuno,ma ce lo hanno solo raccontato, come possiamo essere certe che lui è "Cattivo"?! Certo ha un' aspetto molto inquietante che mette terrore solo a pensarci però....-

    -Chocola ma ti sei impazzita!!?Certo che ne siamo sicure anzi sicurissime , almeno io poi non so. inoltre... magari fosse solo cattivo , lui è schifoso ...-La interruppe Simona con voce brusca.

    -Zitti ragazzi , non è recreazione!! Prendete subito il libro di storia , SUBITO !!

    Ecco fatto era appena incominciata l' ora più stessante della Storia . Ma tanto la giornata scolastita tra cinque ore sarebbe finita come sempre.

    Per Chocola non era poi così stressante stare a scuola però di sicuro preferifa stare nelle sue calde coperte tutte colorate specialmente in una giornata invernale.

    Al quinto suono della campanella tutti contenti uscirono dal liceo per pranzare a casa o al MC Donalds che si trovava lì vicino. Chocola comiciò a correre per arrivare presto a casa ma ad un certo punto si bloccò per vedere una scena pazzesca.
    -Quello...quello è lui.....- Pensò.

    -Lo vide su una moto , parcheggiata che aspettava .Ad un certo punto arrivò una bambina non più grande di otto anni che lo salutò. Lui l' aiutò a salire sulla moto mettendogli il casco più grande, più sicuro per poi partire non lasciando alcuna traccia di loro.

    Chocola si incantò finchè non fu svegliata dal rumore della sua pancia che le implorava di mangiare qualcosa ; così corse a casa per pranzare abbondantemente.

    § Il giorno seguente §


    -CHOCOLA!!-
    -Che succede... lasciami dormire sono stanca ...-
    -Devi andare a scuola muoviti sono le 7.30 hai 20 min per prepararti e 10 per arrivare a scuola .... SVEGLIA!

    Chocola prese coraggio ed energie e si alzò dal letto, non capiva, non capiva il perchè non si era alzata arzilla come sempre ... all' improvviso gli vennero dei brividi di paura e la sua mente vide quello pieno di orecchini. Da quando aveva parlato con le sue amiche di quello e dopo averlo visto sulla moto che aspettava una bambina ,non riusciva più a dormire.

    Aveva paura di andare a scuola , non la capiva la sua paura , fino ad allora non si era mai posta il problema che un giorno a scuola sarebbe stato un giorno in più nelle vicinanze di quello.

    Eppure era stata lei a convicere alle sue amiche che se non lo avevano mai visto compiere atti cattivi come potevano essere certe che lui fosse schifoso ?

    Forse quella sua senzazione era dovuta dal fatto che lui era veramente come credevano tutti ? Non capiva.

    Questi pensieri li fece vestendosi ,così, pronta uscì di casa lasciando i brutti pensieri nel cassetto del comodino.

    Pierre si stava dirigendo nel cancello della scuola dato che stava per suonare la capanella . Lui si sentì male quando vide tutte le ragazza del liceo nascondersi tra loro o dietro i ragazzi dicendo cose sottovoce; lui intuì che non gli stavano facendo i complimenti (assurdo) ma bensì dicevano

    -Aiuto ho paura, coprimi . Sta passando togliti o ti farà del male.-

    Non voleva sentire tutto questo così chinò il capo e prese a camminare più convinto . Vendendolo così i ragazzi si misero a ridere sottovoce . -Che hanno da ridere quei scemi - Si chiedeva continuamente .

    Ancora non si era abituato ad essere preso di mira, anche nell' altra scuola molti lo facevano ma davanti i suoi occhi , quando c 'era lui se ne andavano senza fare battutine sciocche e commenti stupidi. Voleva scappare da lì , ma non poteva.

    Intanto Chocola era arrivata e assistì a gran parte della scena . Non aveva più paura , non se lo spiegava questo, dato che la mattina era stata stressate a causa di quello , strinse di più il suo zaio a se e cominciò a camminare velocemente verso l' ingresso,anche perchè era tardi.Tutti la stavano guardando sconvolti,si domandavano il perchè non gli facesse schifo la presenza di quello.

    La ragazza accellerò, e potè sentire il vento fresco che muoveva i suoi bei capelli rossi, i denti freddi posati sulle sue calde labbra e il cuore in gola. Era suonata ma nessuno sentì la campana dato che erano paralizzati dalla paura, lei raggiunse Pierre e poi lo sorpassò senza problemi .

    Chocola non lo vide ma lui alzò la testa mostrando un' espressione all' inizio sbalordita e poi sorridente, un sorriso piccolo, ma vero.
    I giorni passavano veloci e Chocola voleva sapere sempre di più sul ragazzo misterioso , ma aveva paura così si limitava a spiarlo.

    Lui in quei giorni in cui lo spiava non lo aveva mai visto fare del male a qualcuno, se ne stava sempre solo , massimo con il suo libro, magari vicino ad un albero. Questo Sabato pomeriggio però lo aveva visto con un ragazzo tutto tatuato , stavano parlando.

    Il nuovo ragazzo aveva una sigaretta in una mano e l' accendino dall' altra , poi aveva chiesto a Pierre se voleva una sigaretta ma lui gli ha risposto che non fumava.- Strano , uno come lui non fuma- Fu il pensiero della ragazza.

    Poi però udì due parole truci : Drogha , Ucciso. Queste parole l' avevano colpita molto , iniziò così a farsi dei film.
    - Si droghano...ho paura. Hanno ucciso qualcuno...sono pazzi. Si droghano e uccidono ... sono malati.- Pensava continuamente Chocola.

    I giorni seguenti Chocola ignorò del tutto quello pazzo , la curiosità era cresciuta ma la paura prese il sopravvento; decise di non spiarlo più se no se lo avrebbe scoperta... forse... l' avrebbe uccisa...

    Intanto Pierre si trovava in un bar con il suo amico Alex.

    -Alex , ricordi due giorni fa quando mi hai detto del tuo cane ma poi sei dovuto scappare a casa e non abbiamo finito il discorso?
    -Certo che si , dimmi.-

    -Hai qualche idee sulle persone che potrebbero aver ucciso il tuo cane?
    -Veramente so chi è stato e ti giuro che prima o poi gliela farò pagare.-

    -Chiunque sia stato, conta su di me.-Affermò Pierre.
    -E' stato Flaik . Un tuo compagno di classe.-

    -Un mio compagno di classe? Come lo conosci?-

    -Un giorno stavo da solo al bar lui è arrivato e ha incominciato ad insultarmi e ad insultarti. Sa che siamo amici .

    Così ho preso una bottiglia di vino e gliel' ho rotta in testa ... è svenuto e poi boo, mi ha ammazzato il cane.- Rispose Alex.
    -Se sta in classe con me sarà più facile vendicarsi .

    Ma come fai a sapere che è stato proprio lui...

    Ieri stava parlando con uno e gli ha detto che aveva ucciso il mio cane con una particolare droga ed io fortunamente gli ho sentiti. Non ho voluto denunciarlo, voglio fargliela pagare in un modo diverso.-

    -Bha...Alex ora vado a presto .-

    Uscì dal locale e andò alla fermata dell' autobus per tornare a casa dato che il motorino stava dal meccanico. Rimase in piedi sul marciapiede con il cellulare in mano quando ad un certo punto qualcuno per la fretta gli andò addosso facendogli cascare il cellulare nel tombino.

    - Scusa io non volevo ... avevo paura di non prendere l' autobus in tempo così ho corso veloce e non ti ho visto !! Scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusa scusami tanto! Te lo ricompro , te lo ripago il dobbio, il triplo anche il quadruplo se è necessario però di prengo di non picchiarmi , di non drogarmi o di non ucc....-

    - No.- La bloccò Pierre.- Non ti preoccupare, tanto non lo uso molto il cellulare.- Spiegò lui .

    Non si resero conto che mentre discutevano l' autobus era partito senza di loro.- Ed ora come facciamo...l' autobus è scappato.- Disse scherzosamente Pierre.
    -Io ti devo ripagare però non mi picchiare ok?- Domandò balbettando la ragazza.

    -Picchiare...-Pensò Pierre , ricordando anche quello che gli aveva detto prima di averla bloccata. Lui gli fece un sorriso amaro, triste e maliconico andandosene.

    -Ora dove va... non lo prende il prossimo autobus , e quando lo ripago??-Pensò Chocola .

    Intanto Pierre stava andando a casa a piedi , stava camminando da molto tempo ormani pensando a tutte le volte che le persone accanto a lui gli sparlavano dietro ma specialmente a quello che gli aveva detto quella ragazza trenta minuti fa.

    Chocola ,infece, prese l' autobus successivo mentre non si spieava perchè quel ragazzo si era comportato così.


    Alla prossima :D

    Edited by Castiella17 - 28/12/2014, 13:29
     
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    ORA DELLE BOTTE

    2.

    I giorni passavano come sempre , ormai Chocola non badava più a quel ragazzo , forse per paura? O forse perchè non le interessava? Neanche lei lo sapeva; andava a scuola ,faceva i compiti e poi se poteva usciva con le amiche .

    Anche per Pierre i giorni passavano come sempre, solo che in modo negativo ma dopo 4 mesi ci aveva fatto l' abitudine, non badava più alle persone.

    In un altro luogo Chiara stava aspettando Mail davanti casa sua e Chocola che venisse sotto casa di Chiara per andare a scuola insieme. Non ce la faceva più ad aspettare, era più di un quarto d' ora che posava immobile così si mise a camminare avanti e indietro finchè non sbattè a qualcosa , o meglio a qualcuno. Era Pierre.

    -Scusa non ti avevo visto!- Le disse dispiaciuto il ragazzo.

    -AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAhhhhhh Aiuto !! Mail non scendere !!-

    L'amica sentì Chiara gridare ma non poteva non scendere la sua amica aveva bisogno di lei ! Uscì di casa con una scarpa sola e l' altra se la portò appresso per eventuale bisogno...

    Mail vendendo Pierre che stava davanti casa sua con la sua amica si fece un brutto pensiero dato che Mail aveva strillato dicendogli di non scendere ...credeva che la stesse picchiando o peggio ancora , istintivamente lancìò la scarpa che si era portata, in testa a Pierre facendolo cascare a terra un' pò scombussolato.

    Chiara tirò un sospiro di sollievo e ringraziò l'amica abbracciandola però Pierre si stava per rialzare così per paura della sua reazione Mail si tolse l' altra scarpa e gliela lanciò sullo scomaco facendolo tossire.

    Per sicurezza Chiara si tolse le scarpe e gliele tirò una in testa e l' altra sualla gamba quest' ultime però , dato che avevalo un tacco spesso e duro, gli fecero più male facendogli uscire un pò di sangue dalla testa e facendogli venire un livido sulla gamba.

    Pierre era steso a terra immobile però cercò di rialzarsi anche se con fatica, intanto Chocala era arrivata davanti casa di Mail e vedendo quel ragazzo in quelle condizione rimase sbalordita.
    -Che cosa è successo ?-Chise Chocola.

    Vedendola, Mail corse come un pazza verso l'amica senza salutarla, togliendogli le scarpe così cascò a terra. L'amica pazza, senza pensarci due volte lanciò le scarpe di Chocola in testa a Pierre così ricadde atterra.

    -Mail sei pazza !!- Così andò a riprendersi le suo scarpe poste vicino al viso del ragazzo.

    -Chocola non ti avvicinare al lui , ti farà del male!

    -Come può farmi del male se si trova in queste condizioni ?O.o

    -Si, hai ragione però a me farebbe schifo solo avvicinarmi a lui...-

    -Acora tu...?- Chiese Pierre con voce simpatica a Chocola.

    -Ehh bhe io sono amica di quelle pazze e ti prego di non fargli del male...te lo scongiuro eee..bhe i soldi per il cellulare me li sono dimenticati...perciò...non ucciderci! -Lo implorò.

    -Ancora con questa storia del cellulare, ti ho già dette che non me ne frega niente ok? Però le tue amiche potevano pure darsi una calmata ...non gli ho fatto niente...-

    -Stai attenta amichetta quello è un pazzo criminale non gli dare ascolto,lui è veramente capace di ammazzarci tutte e tre senza farsi problemi e tu se continui a parlargli con quella voce terrorizata e balbettante non so cosa potrà farti- L' avvertì Chiara.

    -Sta zitta tu-. Disse il ragazzo.

    Chocola intanto si era alzata andando dalle sue amiche. Intanto Mail , sempre all' erta lanciò il suo zaino a Pierre solamente che lui lo evitò.

    Il ragazzo ora si infuriò avvicinandosi a Mail con uno sguardo minaccioso , la prese per i polsi sbattendola al muro. Intanto Chiara afferò Pierre per il braccio destro e Chocola da quello sinistro cercando di scansarlo dalla loro amica.

    -Mi fa schifo anche a prenderlo per un braccio...mi viene il voltastomaco... però devo aiutare Mail-Pensò Chiara.

    -Perchè?Perchè?E' fortissimo cavolo non riesco a spostarlo di un millimetro.Allora è vero questo è un assassino... sono proprio stupida...Se tutti dicono che è cattivo ci sarà un motivo !- Pensò Chocola.

    -Che sto facendo?- Pensò Pierre.

    -Se tutti mi credono cattivo e violento perchè non accontentarli !!?-Pensò il ragazzo.- Tu stupida ragazzina se riprovi un' altra volta a fare quello che hai fatto oggi ti ammazzo di botte hai capito?- Strillò.

    -O-K.- Provò a dire Mail impaurita

    -Lasciala subito-Srillò Chocola.

    Pierre sentendola avvertì una fitta al cuore... più che un ordine sembrava che lo stesse implorando.Così lasciò la ragazza facendola cascare a terra spintonato Chiara e Chocola, per poi andarsene.

    CITAZIONE
    //QUESTA PRIMA PARTE E' PROBABILE CHE PIU' AVANTI LA MODIFICHERO'...MI SEMBRA BALALE,ORA POTETE CONTINUARE A LEGGERE //

    Erano le 9.10 e ormai la scuola era chiusa così tutte e tre saliro a casa di Mail per parlare e stare tranquille.

    Invece Pierre andò in un bar dove bevve tre , quattro birre per sfogarsi.

    Dopo due giorni Pierre era cambiato del tutto ... come si dice nel linguaggio dei ragazzi ...era fatto. Si era bevuto più o meno trenta birre, voleva dimenticare chi era e dove stava, voleva cancellare tutti gli insulti che gli facevano, voleva scordare tutto.

    Camminava per le strade trabballando,con la vista annebbiata andando a sbattere alle persone senza badare a tutti gli insulti che gli facevano quando calpestava il piede ad una ragazza o lanciava ,per sbaglio, un pò di birra sul viso della gente, dato che mentre camminava beveva.

    Per la millesima volta entrò in un bar di passaggio, sedendosi su una sedia con un braccio appoggiato sul tavolino e il gomito dell' altro arto postato sulla mano per facilitarsi nel bere la medesima birra fresca che aveva appena ordinato.

    Poi si alzò per sedersi su una sedia di un tavolo circolare, pensò al giorno precendente, a quando aveva vendicato la morte del cane del suo amico: -era l' ora di recreazione così quando Flaik si trovava in

    bagno ho versato nel suo zaino nuovo due bottiglie di birra, quelle scadute che non potevo bere, ho chiuso le zip e sono tornato a posto a mangiare il mio panino. Forse non è uno scherzo fantaschico ma appena appena ha visto il suo zaino costoso, bagnato e puzzolente, si è messo a piangere davanti a

    tutti come un bambino...si può dire che mi ha aiutato mettendosi a piagnucolare,si è reso ridicolo da solo !-Pensò Pierre con un sorriso malizioso stampato in faccia.

    Ad un tratto 5 ragazzi lo svegliarono dai suoi pensieri, circondandolo , non riusciva a riconoscerli , vedeva tutto opaco e appannato, per quanto aveveva bevuto, così iniziarono a picchiarlo ,sentiva il suo corpo in fiamme era certo che ormai una sua gamba era stata lacerata,credeva di morire.

    Intato Mary, la sorella di Pierre era appena uscita da scuola e dato che nell' ultima ora aveva avuto ginnastica si sentiva la bocca secca, decise di andarsi a prendere una limonata al bar vicino casa , o meglio quello in cui si trovava il fratello.

    Entrata nel bar vide tutti attenti a battere le mani, mentre guardavano un accumolo di persone, in un attimo si accorse che suo fratello era lì con loro e che lo stavano picchiando ... pensò che in quel locale erano tutti ignoranti, come puoi guardare incuriosito una cosa del genere invece che bloccare la rissa.Così corse disperata verso Pierre ma mentre cercava di prendere la mano del fratello e trascinarlo in salvo le arrivò uno schiaffo potente sul suo piccolo viso, ma comunque ritentò ma questa volta fu peggio, una gomitata in pancia e una sulla tempia la stesero a terra, facendogli così perdere i sensi.

    I cinque ragazzi capendo di aver raggiunto il limite scapparono dal locale , lasciando le vittimi a terra svenute.

    Il proprietario del locale si vergognò di non essere intervenuto, si avvicinò ai due svenuti e chiamò un ambulanza.

    In una stanza tutta bianca,giaceva su un lettino Pierre.Dormiva. Un secondo dopo il ragazzo aprì un occhio ma subito dovette richiuderlo per la luce del sole che filtrava dalla finestra. Dopo pochi minuti riuscì ad aprire entrambi gli occhi.Anche se la vista era leggermente offuscata fu capace di scorgere dei macchinari ed a capire dove si trovava: in Ospedale.

    In una stanza rosa chiaro,giaceva su un lettino Mary.Dormiva.Un attimo dopo la bambina aprì un occhio ma subito dovette richiuderlo per la luce che passava da una porta aperta.Dopo pochi minuti riuscì ad aprire i suoi occhi azzurri.Anche se la vista era leggermente offuscata vide il suo braccio fasciato,un bambino malato e riuscì a capire dove stava: in Ospedale.

    Pierre era ferito gravemente,ma nulla di rotto... aveva una ferita profonda sul braccio provocata da un coltello,lividi dappertutto, altri graffi meno importanti sul viso e sulle braccia ed il viso tutto gonfio. Mary in confronte a suo fratello era ferita superficialmente,un piccolo taglietto sul braccio destro,un grosso livido in pancia ed una manata rossa sul viso.

    Mary dopo un giorno tornò a casa ma dato che non poteva stare da sola e cucinarsi,dopo scuola stava tutto il tempo affianco a Pierre,portando qualche merenda per pranzare e cenare.

    Il giorno seguente il ragazzo stava meglio,dato che i dottori lo medicavano mattina e sera, il gonfiore del viso era passato e la ferita sul braccio,dalla quale aveva perso parecchio sangue, si era chiusa ma doveva essere riguardata per altri due giorni e dopo poteva tornare a casa.

    Erano le 16.30 del pomeriggio e Pierre stava straiato sul lettino a pensare e a un metro da lui, sua sorella leggeva un libricino, quando ad un certo punto nella stanza entra un bell' uomo di 45 anni, alto e robusto, a prima vista si capiva che era sicuro di se', forse anche un po fanatico, ma il suo viso esprimeva un espressione seria ed arrabbiata.

    Era il padre di Pierre e Mary. L'uomo si avvicina al figlio piano piano domandandogli come stava.

    -Ciao...sto meglio,domani esco...

    -Tua sorella?-Domandò serio Jake.

    -Eccola lì,legge.-Rispose dolcemente Pierre.

    Il padre si instranì , era strano che sua figlia ancora non gli era venuta incontro come quelle poche volte che la vedeve...subito dopo scostò il libro dal suo dolce viso e la vide con gli occhi chiusi ,rilassata lasciando nell'aria leggeri respiri.

    Il padre accennò un sorriso, era crescita parecchio dall'ultima volta che l'aveva vista,i suoi capelli erano cresciuti fino alle spalle, si era alzata più di cinque centimentri...ma la cosa che gli colpì di più della sua dolce creatura erano i lineamente del viso,erano diventati troppo seri per una bambina di otto anni...erano tristi e stanchi.

    Come padre presuntuoso, mai presente si rivolse al figlio come un animale.

    - Brutto lurido verme ! Ti rendi conto di come fai diventare tua sorella !? Ti avevo detto di proteggerla...non doveva essere lei a proteggere te...tu ti ubriachi tutto il giorno e ci deve rimettere anche lei...ti pare una cosa giusta?E'? Rispondi.

    Sai quanto la amo e sai quanto ti odio...tu sei uno sbaglio,ne io ne tua madre volevamo averti come figlio,eravamo troppo giovani,ma comunque ti abbiamo accettato dandoti la vita...e tu ci ringrazi cosi?

    Diventando un pazzo che mette paura la gente... anche le infermiere hanno paura di te...le ho dovute pregare e molte anche pagare per farti curare...gli fa schifo pure farti un prelievo!

    Che razza di persona sei ? Dimmelo.Mi vergogno solo a pensare di avere un figlio come te...e mettitelo bene in testa:Non sono ritornato per te.- Sbraitò il padre.
    Pierre rimase in silenzio...non poteva credere a quello che gli aveva detto il padre, si ok già lo sapeva ma sentirselo dire in faccia...bhe faceva male...molto.

    Di più della forte pizza che gli era appena arrivata sul suo viso già addolorato da parte del padre.


    Grazie e alla Prossima ^^ Ho fatto anche dei disegni...proverò a postarli.
     
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2 replies since 26/9/2014, 19:16   103 views
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